|
|
|
Gli
dei dell'Olimpo
|
|
|
|
Le divinità sotto il regno di
Zeus
Da una misteriosa notte intorme e vuota
abbiamo visto sorgere e affermarsi la prima grande coppia divina rappresentata da Urano e
Gea, il cielo e la terra. A queste due divinità, che difficilmente potremmo immaginarci in forma umana o in qualsiasi
altra forma, succede una seconda coppia: Crono e Rea, assai più definita e circondata
da numerose divinità che esprimono le forze della natura, i moti, gli impulsi, le aspirazioni dello spirito umano. Per ultimo
si afferma una terza coppia, quella di Zeus ed Era, a cui si uniscono i fratelli di Zeus,
tutti di forma e di sentimenti schiettamente umani.
Guardiamo ora come era costituita la corte di Zeus ed Era. Sull'Olimpo, dove
Zeus ha la sua sede, troviamo dodici divinità principali che dobbiamo considerare una per una
essendo divenute celeberrime e accolte anche dai Romani. Il re e la regina.
Zeus, che poi i Romani chiameranno Giove, è il re. È immaginato come una divinità giusta e serena: l'equilibrio, l'as-
sennatezza, la dignità sono le sue doti caratteristiche
Era, che i Romani chiameranno Giunone, è la sua
sposa, e si rivela esattamente la sposa adatta a una figura come quella che abbiamo
brevemente delineato.
Atena, chiamata Minerva
dai Romani,
|
|
Artèmide
e Apollo |
|
è una singolare figlia di Zeus perche, come vedremo, nacque, armata di
tutto punto, dalla sua testa. È dea guerriera, ma è anche la dea delle arti e
della tecnica.
Artèmide
la Diana dei romani era pure figlia di Zeus, che l'aveva avuta da una
titanessa, Leto. E' la divinità della caccia, una dea un po scontrosa che
non volle mai aver marito. Luminosa come la Luna, l'astro che le fu caro.
|
Apollo
fratello gemello di Artemide detto anche Febo è divinità solare, a lui
è affidata la guida del carro del sole. Ardente, bellissimo e pieno di
genialità era il dio della divinazione per eccellenza.
Efesto
Vulcano per i romani figlio di Zeus ed Era, zoppo fina dalla nascita, non
bello, sposò la dea più bella dell'Olimpo, Afrodite. Faceva il fabbro e
le sue fucine si trovavano dentro i vulcani. Caro agli artigiani
dell'antica Grecia.
Estìa
la
dea Vesta dei romani, era la dea casalinga protettrice del focolare
domestico e della pace familiare. Fu molto cara alle donne casalinghe.
Ares
chiamato Marte dai romani era il dio della guerra. Figlio di Zeus e di
Era. Non fu molto amato dai Greci i quali preferivano le attività
pacifiche. Si presentava come un bel giovanottone poco intelligente
piuttosto violento ma pieno di coraggio.
|
|
Posidone
chiamato dai romani Nettuno era fratello di Zeus è signore del mare e del
mare ha l'imponenza. Sua moglie è una nereide, Anfitrite, e attorno a lui
è lo stuolo delle divinità marine. Nèreo le cui figlie sono le nereidi,
Proteo un vecchio dio marino che poteva prevedere il futuro, le sirene
metà donne metà pesci, i tritoni metà uomini metà pesci che soffiando
in grandi conchiglie provocano il muggito del mare, le ninfe oceaniche.
|
|
Ermes
Mercurio per i romani, figlio di Zeus e di una titanessa era il dio astuto
per eccellenza, agile, destro, accorto, buon parlatore era sempre pronto a
compiere le più delicate missioni che Zeus gli affidava.
|
|
Dèmetra
la dea triste che i romani chiamarono Cèrere era una divinità più
antica, figlia di Crono e di una titanessa. Dea delle biade, delle messi,
del risveglio primaverile, e del rigoglio estivo.
|
|
Afrodite
la Venere dei romani si presentava come una bellissima donna. Era la più
antica dibinità dell'Olimpo perchè nacque da una goccia del sangue di
Urano. Dea dell'amore della vita della bellezza, immutabilmente giovane.
Suo foglio Eros o Amore rappresentato fanciullo o giovinetto. |
|
|
|
|
|