Durante il suo breve regno re instaurò dopo le forti pressioni del
clero, Amon come dio principale dell' Egitto che riacquistò subito
il suo perduto potere spirituale e politico. Amon, che era stato
snobbato da Akhenaton e dal nuovo dio Aton si riprese così gli
antichi diritti e privilegi e tutti i suoi sacerdoti vennero di
nuovo reintegrati nelle antiche cariche.
Nel pieno fervore di questa attività anticonformista Tutankhamon,
scompare misteriosamente dalla scena, a meno di vent'anni e dopo un
regno di soli otto anni.
Il suo nome divenne celeberrimo non solo per il suo breve regno ma
per lo straordinario ritrovamento della sua tomba, l'unica
pressoché intatta tra quelle dei faraoni.
Il merito della scoperta va in parti uguali al Quinto Conte di
Carnavon archeologo dilettante e finanziatore dell'impresa ed a
Howard Carter.
Il quel periodo la Valle dei Re era stata ormai setacciata da palmo
a palmo per più di un secolo e tutti gli archeologi più importanti
di quel tempo dichiaravano che nella Valle dei Re, dopo le scoperte
delle 61 tombe reali, non c'era più niente da scoprire.
Ma il 3 Novembre 1922 Howard Carter, scoprì sotto le rovine di un
antico villaggio, che era servito agli operai costruttori delle
tombe di Ramsete V e poi di Ramsete IX, alcuni gradini, li discese,
continuò ¡ scavare e trovò una porta sigillata : i sigilli erano
quelli di Tutankhamon.
La tomba era già stata profanata e richiusa più volte dai sacerdoti
della necropoli ma, a parte il disordine creato dai ladri, Howard
Carter scoprì come lui stesso disse dopo una prima occhiata
all'interno della tomba, "Cose meravigliose !!".
Queste "cose meravigliose" ( Il Tesoro della Tomba ) occupano oggi
un'intera ala del Museo del Cairo : un'enorme quantità di oggetti in
oro e argento, letti da parata in legno dorato, quattro catafalchi
in legno ricoperti d'oro, quattro cocchi dorati, tre sarcofagi d'oro
massiccio, un cofano d'avorio, una serie infinita di gioielli
comprendenti collari, amuleti, anelli, orecchini, braccialetti,
cinture, oggetti d'abbigliamento, poi statue di dei, sacrari, cofani
per tesori, una flotta di modellini di navi, specchi, torciere,
bastoni da passeggio, anfore, armi di ogni genere, suppellettili
domestiche, un letto da campo, un trono d'oro, cofani di legno
dipinto, corredi per la scrittura, oggetti in alabastro.
Nonostante il grande numero degli oggetti di corredo, nella tomba
non fu ritrovato alcun documento storico importante. Chi era
Tutankhamon ?
Chi fosse è ancora oggi fonte di congetture e
speculazioni. Un'iscrizione su uno dei leoni di granito rosso dal
tempio di Soleb si riferisce ad Amenofi III come a suo padre. Dato
che Akhenaton regnò per almeno sedici anni e che Tutankhamon aveva
circa nove anni quando divenne re, sembra poco plausibile che
Amenofi III possa essere stato il suo vero padre.
La parola padre è piuttosto da intendere come attributo per mettere
in evidenza i legami dinastici del giovane re con un sovrano vissuto
prima dell'era amarniana. Attribuendo la paternità ad Amenofi III,
Tutankhamon voleva così significare la sua volontà ¤i riallacciarsi
all'antica tradizione religiosa interrotta dalle riforme di
Akhenaton.
E' assai più verosimile pensare che Amenofi III fu il nonno ed
Akhenaton il padre di Tutankhamon che, alla nascita, ricevette il
nome di Tutankhaton. L'ipotesi più probabile è che Tutankhamon sia
figlio di una concubina di Akhenaton.
La tomba in alcune fotografie scattate al
ritrovamento
I Dipinti della Camera di Sepoltura nella tomba di Tutankhamon
soltanto la camera funeraria aveva le pareti decorate. I quattro
muri sono dipinti con le scene tratte dal rituale funerario e
relative al Mondo Sotterraneo. Sul muro orientale il catafalco del
re viene portato alla tomba. Il muro meridionale presenta scene
estratte dal Libro dell'Amduat. Nel muro settentrionale ci sono tre
scene : la prima rappresenta il successore di Tutankhamon, Ad,
mentre compie la cerimonia dell'Apertura della Bocca, Nella scena
accanto Tutankhamon è accolto dalla dea Nut, mentre nell'ultima
scena raffigura il re con il suo ka. La decorazione della tomba fu
completata in meno di settanta giorni, il periodo stabilito per il
processo di imbalsamazione e per la sepoltura.
La tomba vista in sezione (170 Kb)
Non è facile elencare in poco spazio tutto quello che e stato
trovato nella tomba di Tutankhamon e non è facile a parole
descrivere i meravigliosi tesori che oggi occupano un'intera ala del
Museo del Cairo. Basti pensare che ci sono voluti ben dieci anni per
fotografare, disegnare, elencare e proteggere i fantastici reperti
che riempivano fino all'inverosimile la "minuscola" tomba del re.
Si, la più piccola tomba della Valle dei Re e, quando pensiamo alle
altre maestose tombe come quella di Ramsete II o di Seti I, non
possiamo fare altro che immaginare cosa potessero contenere queste
immense dimore dell'aldilà.
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Cominceremo ad analizzare non solo i tesori
inestimabili custoditi nella tomba ma anche tutto quel materiale
che, per una ragione o per l'altra e di importanza storica, unico
documento di qualcosa che successe circa 4.000 anni fa.
Provviste di Cibo:
Come da tradizione, Tut fu sepolto con una grande quantità di cibo
che sarebbe servito per alimentare il suo Ka. La maggior parte delle
provviste era stata immagazzinata in cesti di paglia ed in
contenitori di terracotta posti poi nell'Annesso, ma avendo trovati
resti sparsi per tutta la tomba, si suppone che questa sia stata
opera dei ladri. Nella tomba è stato trovato un grande quantitativo
di pane ( di forma semicircolare ) talvolta racchiuso in reti di
paglia, legumi, cereali, spezie, erbe aromatiche, miele, datteri,
fichi e vino. Sono state trovate anche scatole ( di legno, dipinte
di bianco e di forma ovoidale ) contenenti resti di carne,
principalmente bue ed oca.
Cesti:
Nella tomba di Tut sono stati ritrovati 116 cesti quasi tutti
costruiti a spirale con foglie di palma da dattero o di palma dam.
Principalmente venivano utilizzati per contenere cibo, frutta, pane
e vari altri oggetti. Le forme erano rotonde, ovali ed a bottiglia
con coperchi piatti o curvi. Alcuni avevano semplici disegni
geometrici colorati.
Contenitori vari:
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Furono trovati anche numerosi vasi di terracotta destinati forse a
semplici contenitori di uso comune. Due erano i tipi principali : a
forma aperta ( piatti, ciotole, piattini e tazze ) ed a forma chiusa
( giare ) di terracotta contenti generalmente cibo o vino.
Distribuiti tra l'Anticamera e l'Annesso furono rinvenuti 67
recipienti di faience ( tazze, giare e piatti ). La faience è un
materiale composito che consiste di quarzo e vernice alcalina ed
è uno dei materiali più £caratteristici dell'Antico Egitto. Questo
materiale veniva usato soprattutto per la produzione di recipienti ma poteva venire utilizzato anche per piccoli manufatti,
intarsi, rifiniture, gioielli, amuleti e piccole sculture. Sono
stati trovati anche numerosi contenitori in pietra ( più di 80 ) :
vasetti, tazze, giare, brocche, vasi doppi, anfore, ciotole,
coperchi e tappi. Venivano usati generalmente per contenere oli,
unguenti preziosi e cosmetici. Meno rilevante fu il numero di
recipienti in metallo. Nella tomba ne furono rinvenuti soltanto tre
: un vaso d'argento a forma di melagrana, una coppia di piccoli
contenitori a forma di borsa, uno d'oro e l'altro d'argento.
Utensili e Lampade
Gli oggetti da lavoro di Tut, sia quelli di uso rituale che pratico,
si dividono in quattro categorie : martelli e punteruoli, coltelli,
utensili agricoli e strumenti di misura. Due le lampade trovate nella
Camera Funeraria : una molto bella, in alabastro che, quando era
accesa si poteva intravedere una scena dipinta all'interno. L'altra
è una lampada tripla a forma di grandi fiori di loto scolpita in un
unico grande blocco di alabastro.
Scatole e Cofani
Sono stati rinvenuti circa 50 contenitori suddivisi tra scatole,
cofanetti e cofani. Tutti erano stati manomessi dai ladri e pochi
avevano conservato il loro contenuto originario. C'erano scatolette
e cofani per tutti i gusti : da quelli più piccoli per cosmetici o
ninnoli a quelli più grossi da trasporto. In questi contenitori sono
stati trovati parecchi oggetti, tra cui : scialli, fazzoletti,
camicie, lino, anelli, brocche e gioielli vari. Il materiale
utilizzato andava dal legno dipinto o intarsiato all'alabastro.
Imbarcazioni:
Come da tradizione della XVIII Dinastia, nella tomba di Tut sono
stati trovati 35 modelli di imbarcazioni ( da 1 a 2,5 metri ). Le
imbarcazioni erano distinte in due diverse categorie : quella
rituale e quella per navigare sul fiume. Le imbarcazioni cerimoniali
hanno la caratteristica prua e poppa ricurve, o con prue alte
ricurve e la poppa dentellata. Tutte sono munite di un trono e di
due remi timone. Le barche per la navigazione sul fiume sono
suddivise a loro volta come barche da pesca o da trasporto. Alcuni
di questi modelli sono equipaggiati con vele, remi e timoni.
Armi e Carri da Guerra:
Tut fu sepolto con un ricchissimo equipaggiamento di armi offensive
tra cui pugnali, spade, archi, frecce, lance, boomerang, mazze, e
difensive come corazze e scudi. Furono trovati circa una cinquantina
di archi di vario genere e forma ( la lunghezza di questi archi
varia da 0,30 fino a 2 metri ) ed un gran numero di frecce ( le
punte erano di materiali diversi : legno, avorio, bronzo, osso e
pietra ). Alcuni di questi archi erano arricchiti con stupende
decorazioni oppure rivestiti d'oro. I boomerang erano generalmente
utilizzati per l'uccellagione ed erano del tipo che ritorna o non
ritorna. Alcuni di questi, di legno o avorio, erano arricchiti con
incisioni oppure rivestiti d'oro. Per quanto riguarda i pugnali, i
pezzi più importanti sono stati ritrovati sulla mummia del faraone e
fatto più importante che uno dei due avesse la lama in ferro,
metallo molto raro e prezioso. Entrambi avevano il fodero e
l'impugnatura d'oro con ricche lavorazioni. Il secondo pugnale aveva
la lama d'oro. Furono trovate anche due spade che, visto il tipo di
lama a forma di falce inserita in un manico di avorio e legno, non
sembravano avere origini prettamente egiziane ma asiatiche. Sembra
che questi reperti non avessero un vero e proprio valore funerario
ma furono seppelliti con il faraone proprio perché usati in vita.
Nella tomba di Tut furono ritrovati anche sei carri da guerra
completamente smontati e di una bellezza incredibile. Alcuni di
questi erano carri da parata decorati sia internamente che
esternamente da fogli d'oro intarsiati. Gli altri, molto più leggeri
e con un'ossatura più scarna e meno curata dovevano essere i carri
da caccia. Cinque di questi si trovano al museo del Cairo.
Strumenti Musicali:
Gli strumenti musicali trovati nella tomba di Tut consistevano in
nacchere, trombe e sistri. Le nacchere erano d'avorio ed avevano la
forma di braccia, legate assieme il suono veniva prodotto dal loro
scuotimento. Le trombe erano d'argento o di legno stuccato con la
campana rivestita d'oro, bronzo o rame. Le trombe furono suonate in
varie occasioni in epoca moderna. Una di queste, durante una
trasmissione della BBC nel 1939, andò in frantumi. I sistri
ritrovati rappresentano una coppia e, essendo strumenti prettamente
femminili, si presuppone che siano stati abbandonati al momento
della chiusura della tomba. Hanno il manico di legno rivestito d'oro
sormontato da una struttura arcuata che sorregge i sonagli.
Bastoni e Mazze:
130 esemplari di bastoni e mazze furono ritrovati nella tomba di Tut
sparsi tra l'Anticamera, l'Annesso e la Camera Funeraria. Una ricca
collezione di bastoni d'ebano, avorio, d'oro; tutti diversi e di
ottima fattura. Anche in questo caso si presuppone che questi
bastoni non avessero uno scopo puramente rituale ma erano stati
usati in vita dal faraone.
Gioielli e Amuleti:
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Purtroppo i gioielli rinvenuti nella tomba di Tut devono essere una
minima parte di quelli che originariamente erano stati seppelliti
con il re; la gran parte di questi è stata rubata dai tombaroli. Ma
gli oggetti rimasti rappresentano comunque una straordinaria
scoperta in termini di quantità e qualità I gioielli di Tut
appartengono ad una vasta gamma di tipi : da quelli elaborati,
intarsiati con metalli preziosi e pietre dure a quelli più semplici
in pietra lavorata. E' stata trovata una grande quantità di
pettorali, pendenti, collari, orecchini, anelli, bracciali e
braccialetti. I metalli usati più frequentemente sono l'oro,
l'electro ( una lega di oro e argento ), il bronzo ed il ferro. Le
pietre, scelte per la varietà di colore, includono l'ametista,
alabastro, cornalina, lapislazzuli, quarzo, steatite e turchese.
Statuette Ushabti:
I servitori del faraone che nell'aldilà dovevano compiere tutti i
lavori agricoli e servili al posto del re erano gli ushabti. Nella
tomba di Tut ne furono trovate ben 413; 365 lavoratori ( uno per
ogni giorno ), 36 sovraintendenti ( uno per ogni 10 giorni ) ed una
serie di 12 sovraintendenti mensili. I materiali utilizzati sono il
legno, quarzite, alabastro, granito e calcare. Associati alle
statuette ushabti sono stati ritrovati 1866 strumenti in miniatura
tra cui zappe, picconi e ceste.
Maschera d'Oro e Ornamenti della Mummia:
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Il simbolo e la più nota immagine della tomba di Tut è certamente la
maschera funeraria trovata indosso alla mummia. Un esempio senza
paragoni della meravigliosa arte egizia. La maschera è stata
ricavata da due lamine d'oro di rilevante spessore unite e lavorate
a colpi di martello. Il suo peso è di circa 10 chili ed ha
un'altezza di circa 50 cm. Essa ritrae il re come Osiride con il
copricapo Nemes. Sulla mummia inoltre vennero trovati circa 150
oggetti che, modellati e posizionati secondo i precetti del Libro
dei Morti avrebbero assicurato al re il passaggio dalla morte
all'immortalità Gli ornamenti trovati si possono classificare in :
amuleti vari, braccialetti, anelli, collane, collari, cinture,
pettorali, catene, diademi, nastri, copri capi e naturalmente, come
già accennato i due pugnali.
Sarcofagi:
Tutankhamon fu seppellito dentro quattro sarcofagi di cui tre di
forma antropomorfa. Qui fu il momento fatidico quando, dopo
complicate operazioni nell'angusto spazio della tomba, Carter si
trovò faccia a faccia con Tut.
Il Primo Sarcofago:
Il sarcofago più esterno ( 2,74 x 1,47 x 1,47 metri di altezza ) era
stato ricavato da un unico blocco di quarzite gialla. Il coperchio,
pesante da solo più ¤i una tonnellata, era di granito rosso dipinto
di giallo e forse posto in sostituzione dell'originale. Sul
sarcofago si notano le quattro divinità tutelari poste ad ogni
angolo con le braccia alate aperte in segno di un abbraccio
protettivo. Inoltre ci sono moltissime incisioni in geroglifico.
Il Secondo Sarcofago:
Di forma antropomorfa il secondo sarcofago era di legno di cipresso,
modellato a rilievo e ricoperto da uno strato di stucco che a sua
volta era ricoperto da una lamina d'oro. La sua lunghezza era di
circa 2,30 metri.
Il Terzo Sarcofago:
Il terzo sarcofago lungo circa 2 metri era anch'esso di legno
ricoperto da un lamina d'oro e di fattura ancora più magnifica del
precedente.
Il Quarto Sarcofago:
L'ultimo sarcofago era lungo circa 1,88 metri e al momento della sua
scoperta nessuno si sognava di avere davanti una maestosa opera
d'arte. L'oro che lo ricopriva non era per niente lucente come i
primi essendo stato ricoperto da una specie di materiale resinoso
che procurò notevoli difficoltà agli esumatori. Una volta ripulito
il sarcofago risultò essere di oro massiccio con uno spessore che
andava da 2,5 a 3 centimetri con un peso totale di circa 110 chili.
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