« Oh, signora, » rispose Pollicino tremando da capo a piedi al pari dei fratelli, « che cosa possiamo fare? È certo che, se non volete ospitarci questa notte, i lupi della foresta ci mangeranno, e allora preferiamo esser mangiati dal signor orco, che forse avrà pietà di noi se voi lo pregherete di risparmiarci. » La moglie dell'orco, pensando di poterli nascondere al marito almeno fino al mattino dopo, li fece entrare e li condusse presso il fuoco perche si scaldassero: c'era là, infilato nello spiedo, un montone intiero per la cena dell'orco. Avevano appena incominciato a scaldarsi quando risuonarono dei gran colpi alla porta; era l'orco che tornava. Subito la donna li cacciò sotto il letto e andò ad aprire. L'orco domandò per prima cosa se la cena era pronta e se il vino era stato spillato, quindi si mise a 

Più camminavano e più si smarrivano nel folto della foresta.


tavola. Il montone era ancora sanguinante, ma lui lo preferiva così. Intanto annusava a destra e a sinistra dicendo che sentiva odore di carne fresca. « Dev'essere questo vitello che sto preparando per il forno, » rispose sua moglie. « Ti ripeto che sento odore di carne fresca, » ribattè l'orco guardandola di traverso, « qui c'è qualche mistero. » E così dicendo si alzò da tavola e andò dritto al letto. « Ah, maledetta, » urlò poi, « ecco come volevi imbrogliarmi! Non so chi mi tenga dal mangiare anche tè; per tua fortuna non sei altro che una vecchia carcassa e non ci proverei nessun gusto! Ma ecco qui della selvaggina che mi viene proprio a proposito per convitare tré orchi miei amici che devono venire a trovarmi uno di questi giorni! » L'uno dopo l'altro, i poveri ragazzi furono tirati fuori di sotto il letto e inutilmente si gettarono in ginocchio chiedendo pietà: avevano

Arrivarono infine alla casa in cui era accesa quella candela.

a che fare con l'orco più crudele del mondo, il quale, invece di averne com- passione, già se li stava divorando con gli occhi e diceva alla moglie che sarebbero stati un piatto gustosissimo quando lei li avesse cucinati con una buona salsetta. Poi andò a prendere un gran coltellaccio e cominciò ad affilarlo su una lunga pietra dirigendosi quindi verso gli infelici. Già ne aveva preso uno per la collottola quando sua moglie intervenne. « Perché darvi tanto da fare a quest'ora? Domattina avrete tutto il tempo che vorrete. » « Sta' zitta, » rispose l'orco. «Ma guardate quanta carne avete,» insistè la moglie: «un vitello, due montoni e mezzo maiale. » «Be', hai ragione, » riconobbe allora l'orco, « falli mangiare bene perché non dimagriscano e portali a letto»  


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